Cerreto d’Esi, Fabriano, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico uniti nel celebrare la Giornata contro la Violenza sulle Donne: tutte le iniziative.
Si avvicina il 25 Novembre, la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, e il territorio montano si prepara con numerosi momenti di riflessione e di ricordo, a poco più di un anno dal femminicidio di Concetta Marruocco.
Un ventaglio di iniziative che coinvolgeranno i Comuni di Cerreto d’Esi, Fabriano, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico, dando nuova voce alle donne e sensibilizzando la cittadinanza, a partire dai più giovani.
Il 24 novembre, dalle ore 15.00, il Centro Storico di Fabriano si riempirà di scarpette rosse: l’associazione Artemisia, infatti, realizzerà una serie di micro-installazioni nei luoghi iconici della città.
Il 25 novembre, alle 09.30 ci si radunerà in simultanea alle Panchine Rosse di Fabriano, Cerreto d’Esi e Sassoferrato, alla presenza delle Istituzioni, delle associazioni, i servizi socio-sanitari, i giovani e la cittadinanza. A Serra San Quirico, la cerimonia delle panchine rosse si svolgerà alle 16.00, e a seguire la Sala Consiliare del Comune vedrà la presentazione della nuova Consulta delle Donne. Alle 17.00, il CAG di Fabriano vedrà un momento di riflessione e coinvolgimento, organizzato congiuntamente dall’associazione Artemisia e dal Consiglio Comunale Junior di Fabriano, con la lettura di un brano su una relazione tra 2 ragazzi, che inizia sotto i migliori auspici per poi deviare in una direzione pericolosa.
Le iniziative avranno una coda finale il 29 novembre, a Serra San Quirico, con l’inaugurazione nella frazione Domo della panchina rossa, alla presenza del Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze, alunni e alunne della scuola secondaria di primo grado.
Cesira Carnevali, già presidente dell’associazione Artemisia, spiega la “volontà di riappropiarci dei simboli della lotta alla violenza, di non banalizzarli e volgarizzarli. Ecco il perchè delle scarpette rosse disseminate in tutta la città, e invitiamo i cittadini ad aggiungerne di proprie, perchè la lotta alla violenza contro le donne ci riguarda tutti. Ecco perchè alle cerimonie delle panchine rosse leggeremo i nomi delle vittime di violenza, per restituirgli la dignità di essere persone, e non solo numeri e statistiche”.
Maurizio Serafini, assessore alla Comunità del Comune di Fabriano, sottolinea “l’importanza di sensibilizzare contro la violenza sulle donne a tutti i livelli della società: fondamentale il confronto con i ragazzi e le ragazze, in un’ottica di educazione sentimentale, educazione alle relazioni. E’ particolarmente importante il coinvolgimento del Consiglio Junior nella cornice del CAG, luogo in cui ragazze e ragazzi possono confrontarsi e riflettere”.
Per Michela Bellomaria, vice sindaco e assessora alle Politiche Sociali del Comune di Cerreto d’Esi “la giornata del 25 Novembre è stata sempre un appuntamento importante, in cui coinvolgere le scuole per iniziare a parlare di questo fenomeno, fare prevenzione
sin da adolescenti, abbattere gli stereotipi di genere, informare sugli strumenti a disposizione sul territorio per chi voglia denunciare. La panchina rossa di Cerreto d’Esi sarà di nuovo il luogo di una intensa giornata di riflessione, nel ricordo del terribile femminicidio che ha colpito la comunità”.
Daniela Donnini, assessora ai Servizi Socio Sanitari del Comune di Sassoferrato, rimarca “l’importante coinvolgimento di tutto l’associazionismo della nostra città, con la presenza alla celebrazione di Artemisia, AVIS, Auser, ANFFAS, Alzheimer, San Vincenzo de Paoli, Unitalsi, Caritas, Croce Rossa, Protezione Civile e Pro Loco. I volontari della Caritas deporranno sulla panchina delle gerbere rosse realizzate da loro, e pianteremo un roseto, a cui ogni anno aggiungeremo una rosa”.
Anche per Debora Pellacchia, sindaca di Serra San Quirico, “In questa giornata, le ragazze e i ragazzi sono i nostri principali interlocutori. Le vittime e gli aggressori sono sempre più giovani e in attesa dell’educazione all’affettività e alla sessualità nei percorsi scolastici, è nostro compito creare occasioni e luoghi per sensibilizzare sulla violenza di genere, promuovere riflessioni sulle relazioni in un’ottica di parità, informare sugli strumenti di prevenzione e intervento. La Consulta giovanile e la Consulta delle donne, delle quali abbiamo appena approvato i regolamenti, potranno sicuramente darci spunti e occasioni di confronto”.
Giancarlo Sagramola, presidente dell’Unione Montana, e Lamberto Pellegrini, coordinatore dell’Ambito 10, l’ente dell’Unione che coordina i servizi sociali, concludono ricordando il grande lavoro di rete che ogni giorno opera per contrastare la violenza, a livello di aiuto alle vittime e ai loro familiari, di sensibilizzazione e di costruzione di una società diversa, “una rete territoriali articolata, che coinvolge il Consultorio e la psichiatria, i Sert e le associazioni antiviolenza, le Forze dell’ordine, i Comuni e l’Ambito”.
Un impegno comune, ad ogni livello, dalla educazione all’affettività nelle scuole agli interventi operativi a sostegno delle donne vittime di maltrattamenti, per contrastare la violenza di genere e la cultura di dominio che la alimenta, e per costruire una società più sicura e paritaria.